giovedì 27 maggio 2010

The blower's daughter


Spengo la luce. Com’è tardi, buonanotte.

‘And so it is…just like you said it would be’, assecondo le note in testa, ok, solo per un po’.
Sì, è andata come avevi previsto. È stato tutto come avevi previsto.

‘Life goes easy on me, most of the time’, probabilmente la vita ti passa accanto e non ti sfiora, ma non fa per me, non sono io, che tutti i giorni porto a casa la pelle, intatta, stropicciata o devastata, ma non come se la vita mi passasse accanto, come se ne fossi investita, sempre, ogni giorno, è normale, è così che voglio.
Glorifico il giorno, verso sera.
La fine di una battaglia, nel campo di Marte o tra le lenzuola, con la vita.


Ok, questa notte tocca a Damien Rice, non si dorme.

‘I can’t take my eyes off of you’. Non devi distogliere lo sguardo da me, io sono qui per te e voglio continuare ad essere qui per te. Io sono la margherita, ricordi? Io esisto solo perché tu vuoi godere della mia bellezza.

Ma te l’ho detto che ti amo? Te l’ho detto abbastanza forte, te l’ho fatto sentire? Ci siamo presi le mani e ci siamo guardati negli occhi per un’eternità? Sei morto almeno una volta per me?

‘Till I find somebody new’.

L’amore mi è imprescindibile e irrinunciabile.

Ma è un inganno.

p.

1 commento: