lunedì 10 maggio 2010

Stai con me


Vieni sul mio terrazzo, è sempre lì, investito da flussi di coscienza che fanno il giro come i cicloni nord-africani.


Non è una vita fa, è praticamente ieri.
 


Solo che ieri era abitato da qualcuno che smuoveva sentimenti forti e anche un po' più capace di giocare, salvo gridare 'Arimo!' al momento sbagliato.


Ma non è la presenza del giocatore sbagliato, nell'esempio specifico, a fare di te una persona più o meno delusa, più o meno appassionata o felice. 
 


E' il sole che ruota intorno a te, e tu gli sorridi. Al centro.


 


No, adolescenza no, piuttosto la colpa di una promessa infranta, ma quell'insicurezza, quell'oblio, quell'inconsapevolezza sono ormai un ricordo lontano e lungi da me!
 


Ogni anno che passa mi regala la capacità di accomodarmi la vita come un vestito su misura fatto apposta per me. Ogni anno sono più lontana da quel 'tutto bene' e l'immediata nostalgia del problema che mi occupava il posto vuoto del tutto bene.


Per fortuna non sono più così. Per fortuna, per impegno o per urgenza sto diventando leggera, così leggera che siedo su di un fior di loto e  quasi non lo sciupo.

Cerco di non far dipendere la mia felicità dagli altri.
E ti dico la verità: tra tutti i sentimenti che sono deragliati martedì scorso, c'è anche una spinta ad una certa indipendenza dalle spire del doc, a cui ho dedicato pensieri, momenti, lettere, malumori, entusiasmi, tempo, stropicciando dissennatamente il mio fior di loto...

pet

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