Venezia, tempo fa.
Mostra di Duchamp.
Davanti alla gabbia per uccellini con zollette di zucchero e termometro mi fermo e penso.
Penso che non mi interessi niente e nessuna delle metafisiche interpretazioni postume dell'opera, penso con agitazione crescente che vorrei avere lui davanti e guardarlo e perdermi nei suoi occhi languidi, entrare nella sua testa, trasmigrare, respirare tramite lui, guardargli le mani mentre lavorano, condividere il sentire visionario. Contenerlo.
Da non dormirci.
Proseguo.
Verso l’uscita uno schizzo semplice, in matita, su di un foglietto poco più grande di una fotografia.
‘L’apprendista nel sole’. Un fagottino su due ruote di bicicletta. M’incanto a guardarlo. Sorrido.
Questa notte dormo.
p.
Il tempo per leggere, come il tempo per amare, dilata il tempo per vivere. Blog sentimentale.
lunedì 31 maggio 2010
Pensiero sparso
sabato 29 maggio 2010
giovedì 27 maggio 2010
The blower's daughter
Spengo la luce. Com’è tardi, buonanotte.
‘And so it is…just like you said it would be’, assecondo le note in testa, ok, solo per un po’.
Sì, è andata come avevi previsto. È stato tutto come avevi previsto.
‘Life goes easy on me, most of the time’, probabilmente la vita ti passa accanto e non ti sfiora, ma non fa per me, non sono io, che tutti i giorni porto a casa la pelle, intatta, stropicciata o devastata, ma non come se la vita mi passasse accanto, come se ne fossi investita, sempre, ogni giorno, è normale, è così che voglio.
Glorifico il giorno, verso sera.
La fine di una battaglia, nel campo di Marte o tra le lenzuola, con la vita.
Ok, questa notte tocca a Damien Rice, non si dorme.
‘I can’t take my eyes off of you’. Non devi distogliere lo sguardo da me, io sono qui per te e voglio continuare ad essere qui per te. Io sono la margherita, ricordi? Io esisto solo perché tu vuoi godere della mia bellezza.
Ma te l’ho detto che ti amo? Te l’ho detto abbastanza forte, te l’ho fatto sentire? Ci siamo presi le mani e ci siamo guardati negli occhi per un’eternità? Sei morto almeno una volta per me?
‘Till I find somebody new’.
L’amore mi è imprescindibile e irrinunciabile.
Ma è un inganno.
p.
Io mi rifugio nei libri...
i libri sono vele che fanno navigare
i libri sono inviti a straordinari viaggi
con mille personaggi l'incontro sempre c'è
I libri sono amici che fanno compagnia
i libri sono sogni di accesa fantasia
i libri son momenti di gioia e commozione
non manca l'emozione che un brivido ti dà.
Si', considerando come procedono le cose, anzi come non procedono, ho deciso di trovare un sicuro riparo nei libri.
Li' posso trovare cio' che voglio, mi emozionano, mi fanno piangere, mi fanno sognare, mi fanno arrabiare, mi fanno annoiare...posso provare di tutto.
Mi danno sicuramente molto di piu' del sovversivo dimissionario!!!
Adesso mi metto alla ricerca di qualche titolo che mi ispiri...non so se rifugiarmi dalla mia Jane (Austen) o se trovero' qualcosa di ugualmente appagante!
Viva te che riesci a vivere la realta' e viva me che riesco a vivere la finzione di altri...l'importante e' che portiamo a casa il risultato di aver vissuto attimi di pura felicita'!
Emma
mercoledì 26 maggio 2010
Oggi
Oggi veleggio di gran lasco nel mare blu della mia giornata bizzarra.
Allevi gira in testa e mi immagino di essere io a far volare le mani sopra i tasti del pianoforte.
Esco di casa e i miei gelsomini sono lì lì per sbocciare. Adoro questo momento di attesa del bello. E' bello di per sè.
Quando sbocceranno ci infilerò la testa, per poi uscirne ubriaca e prendere qualche decisione importante.
Avanzo da sola nel vento. Mi piace.
Ho il cuore in attesa, però. Ti sto aspettando.
Decido di racimolare ricordi, per offrirteli a suggello della nostra amicizia, quando ritornerai.
p.
martedì 25 maggio 2010
Purtroppo sara' sempre cosi'...
E perche’ quando prende la bambina scappa lontano e si nasconde in modo che tu pensi subito che le stia dando il cioccolato di nascosto.
Perche’ questo atteggiamento cosi’ ottuso….e’ una sfida continua che non porta a niente di costruttivo.
Sabato per la prima volta ho sentito queste parole: “domani, mia mamma non c’e”….ti rendi conto????? Non ho dovuto timbrare il cartellino, o, comunque, non ho dovuto sentirmi in colpa (che e’ assurdo) per non essere andata da lei.
Una domenica libera, felice, spensierata. So che puo’ sembrare esagerato ma io ero molto piu’ leggera.
Due spose quasi consapevoli….che hanno avuto in premio una dote che ti fa cambiare la data del matrimonio (o le bomboniere), che ti organizza la vita in modo subdolo, che pretende di decidere quando e se e’ il momento di avere un altro figlio lavorandosi il suo di figlio.
Pazzesco.
Esatto tesoro di fronte a lei sono impotente. Continuero’ a vederla prendere le mie bambine e portarle in un’altra stanza lontano da me.
Emma
domenica 23 maggio 2010
Purtroppo
Oggi una questione da sviscerare, ma poi cambiamo argomento.
Cito esplicitamente un post che inizia con 'La retorica sui nonni è infinita'.
Perchè mi gira in testa da quando l'ho letto.
E poi cito il messaggio che mi hai mandato in cui mi dicevi 'Perchè deve succhiare le dita di mia figlia?'.
Questo non lo sopporto.
Di mio ci aggiungo 'Perchè mi tocca assistere a cotanta ostinazione sull'agire anti-materno?'.
Non mi ci abituerò mai.
In giro tra questi pensieri, ne rivivo uno: tu ed io a casa mia, in giardino, in una sera chiara e calda di luglio. In poco più di un mese da quel momento, in due città molto lontane, saremmo andate incontro sorridenti alle nostre rispettive promesse in abito bianco.
E invece di cinguettare allegre sui soliti clichè, avremo fumato cento sigarette, in silenzio, guardandoci con occhi tristi di animali braccati.
Perchè secondo me, quella sera, prendemmo consapevolezza del fatto che la scelta che si stava per fare avrebbe necessariamente portato con sè circostanze buie, la sottile linea d'ombra che non ci avrebbe mai più abbandonate. Un regalo, in dote, non voluto.
Come in un dipinto di Rembrandt: il ritratto in primo piano è fulgido e luminoso, ma nell'ombra alle sue spalle non sai mai cosa si può nascondere.
Perchè tu scegli una persona, ma in realtà ti arrivano con lei mostri e fantasmi che non vorresti, ma che sono lì, intorno alla tua vita e ai tuoi figli, e non puoi farci niente. E' questo che mi è insopportabile, non poterci fare nulla.
A due come noi, quella precognizione, deve aver fatto ancora più male.
Ci sono persone che non si inchinano al cospetto di un bambino. Semplicemente. Purtroppo.
p.
venerdì 21 maggio 2010
Stellina
Io credo di essere destinata piu’ a chiamare tesoro che a essere chiamata cosi’!
Pero’ capisco, capisco eccome cosa significa.
C’era un tale che mi chiamava stellina….stellina…io impazzivo.
Tutto il resto non contava piu’.
Ero arrabbiata, ero felice, ero inversa, dopo aver udito stellina entravo in uno stato di grazia che va oltre qualsiasi umore.
Devo ammettere che se anche ho sempre sostenuto e sostengo tuttora di non essere romantica e sdolcinata, in certi momenti e per una semplice parola mi sono sciolta.
Non amo i fiori, non mi piacciono le persone “appiccicose”, sono abituata a gestire le relazioni e non mi faccio gestire facilmente….ma se il mondo sapesse che basta chiamarmi stellina per farmi capitolare per me sarebbe la fine!!!
Si’ capisco anche il gesto del baciargli le mani, ma se lo merita, se ti regala un giro gratis tra le nuvole, mi sembra anche poco baciargli le mani!
Spero che tu abbia fatto anche dei bei sogni questa notte...
Invece qui non ottengo ne’ stelline ne’ tesori….solo sedute di psicoanalisi per le quali non ho nemmeno le competenze.
Tra un po’ mi sentiro’ chiamare mammina…altro che stellina.
Pero’ va bene cosi’ perche’ tanto se ne va in piu’ mi ha stufato.
Emma
giovedì 20 maggio 2010
Tesoro
'Doc, a settembre ricomincio a studiare, ho voglia di un'altra laurea, di altro sapere, sete di conoscenza...'.
'Ma che laurea? Brava, tesoro!'.
Io a quel tesoro lì proprio non resisto. Quel tesoro lì mi fa perdere la testa, mi fa prendere la macchina e girare come un segugio motorizzato per la città finchè non lo trovo e gli bacio le mani. Capisci il gesto? Bacio le mani!
E poi me ne torno a casa, contenta.
Come questa sera, che porto a casa il mio 'tesoro', e vado a letto contenta.
lunedì 17 maggio 2010
Interpretatemi
Dunque, nel week-end rinsavisco.
In piu’, dopo che ha osato parlare male del mio preferito dell’ufficio, mi e’ andato giù di tono.
Ragazzino, chi ti credi di essere per parlare così di uno che ha un’esperienza che te la scordi, che ha un carattere invidiabile, che ha come unico difetto quello di non lamentarsi, di non sparlare e di farsi i cazzi suoi?
Chi sei tu, ambizioso cervello elettronico, per dire che lui non ti va a genio????
Tu che te la tiri tanto perché hai non so quanti cazzo di contatti su linkedIn….ti fossero serviti.
Dicevo, nel week-end rinsavisco…devo stare con chi mi fa stare bene, sempre la solita solfa, ma mi sento più convinta del solito.
Arrivo in uff, lo vedo, un po’ in palla per le dimissioni, la comunicazione dell’evento ai cari colleghi, i tentativi di recupero da parte dei capi…porte degli uffici che si aprono e si chiudono e quando si chiudono significa che c’e’ qualcosa che bolle in pentola.
Per non parlare degli sguardi d’intesa di “chi sa” che guarda con aria di sufficienza “quelli che non sanno” perché sono anche quelli antipatici che stanno più su di loro, che hanno più soldi, più responsabilità, job grade più elevati o che semplicemente sono i cocchi dei capi….ma che non sanno questa cosa…e voi per una volta vi sentite superiori a loro e pensate di avergliela messa in quel posto perché sapete quello che loro non sanno…ma, tesori miei, amici del dimissionario, quello che voi sapete adesso loro lo sapranno tra un’ora. Vi siete goduti un ‘ora di gloria che serve a compensare le vostre frustrazioni. Vi dico una cosa, anche questa passerà. La gente se ne va, ne arriva di nuova, ma finché questa cosa non riguarderà voi stessi in prima persona non cambierà niente. Non illudetevi, cari complici del sovversivo.
Scusa ho un po’ perso il filo.
Comunque, lo vedo, e già vorrei scrivergli, vorrei mangiare con lui e non con colui che lui non ammira ma che io ammiro e che mi fa stare bene. Che palle.
Però rimango qui, seduta alla mia scrivania. Lancio un paio di stampe alla stampante vicino al tuo uff.: tristissimo tentativo di palesarti la mia presenza senza espormi troppo. Niente. Il nulla. Oggi mi hai solo sventolato sotto il naso la copia delle tue dimissioni. Viva me.
Emma
Cos’e’ successo?
Tesoro raccontami mi sembri sconvolta….io sono qui.
Emma
domenica 16 maggio 2010
Perchè a volte non mi basta
'Sono così infelice per causa tua e questa cosa mi fa ancora più male, ma penso che l'unica soluzione sia accettarlo, accettare che sia successo, succeda e succederà che ci si ferisca a morte come nemici, a volte, e che ogni altro modello sia utopico.
Cioè, non si tende naturalmente al modello della compassione, neppure se con quella persona ci hai fatto dei figli e vivi, dormi, mangi, insieme.
E' una questione di aspettative: tu pensi che possa parlare di begonie con tua madre, di cui ho dovuto sopportare gli umori per 10 anni, da quando ti buttava le braccia al collo e stava lì, come una fidanzata a sottolineare il possesso...in mezzo al cortile, e io provavo già vergogna.
Io ti attribuisco capacità gestionali che magicamente esulino dal campo lavorativo per dar prova della loro forza anche in altri ambiti, ma non è così.
Oggi provo la stessa disperazione che ho provato un novembre che speravo di non dover rivivere più.
Perchè non capisci che certe cose, con me, le devi solo lasciar andare e invece ricordi la madre de 'le correzioni' di franzen.
Tu mi vuoi correggere su di un tema che è uno sciatico necrotico, quando basta stendere il pietoso velo e intrecciare i piedi sotto le coperte.
E per finire con l'ultima parte del copione, lanci quella che per me è una bomba atomica con la scriteriata e dilettantesca inesperiente speranza che non faccia danni da bomba atomica.
E così mi perderai'.
p.
venerdì 14 maggio 2010
Uff..
Mah, io sul restare ho raggiunto la consapevolezza della necessita’. Nel senso, per ora resto perche’ mi e’ comodo per la famiglia…
In questo momento il "motivo che mi fa arrivare in uff la mattina" e’ dal suo capo a comunicare la dipartita…..non mi sento invidiosa, (nonostante sappia con certezza e fermezza che questo non e’ il mio lavoro) sono proprio dispiaciuta perche’ va via.
Probabilmente il giorno dell’addio saro’ in ferie, poi rientrero’ dalle vacanze e lui non ci sara’.
Pazienza.
Che tempo c’e’???????? Io oggi ho sfidato le condizioni avverse con scarpe e vestito estivi. E’ la mia personale protesta contro il ritardo del nostro anticiclone.
Non si fa, non si puo’, non e’ accettabile.
Tesoro, per fortuna ci sei tu.
Emma
mercoledì 12 maggio 2010
Quelli che restano
E' tutto un insieme di sensazioni, sai non sempre è bello fare quelli che restano.
Anche a me era capitato una volta, un'estate in quell'ufficio che non c'entrava nulla con me e con la mia vita e con i miei studi (sacri!). Lui era brillante (aveva 35 anni, io 30), preparato, entusiasta. Era bello lavorare con lui, era l'unico motivo che mi faceva arrivare lì la mattina.
Poi un giorno mi ha detto che probabilmente se ne sarebbe andato, nuovo lavoro, grandi soddisfazioni.
Quando il giorno è davvero arrivato e l'ho visto uscire con il sorriso e uno scatolone di cartone mi è venuto da piangere.
Se n'era andato il motivo per cui ritornare lì la mattina successiva.
(Ma era anche invidia).
pet
A caldo….
Ok, proposta arrivata, lui felice, convinto al 100% che non accetterà controproposte.
Ergo, se ne va.
Va bene, cosa deve dire?
Tutti se ne vanno, l’americano, fuloptional….e ora lui.
Magari e’ anche colpa mia che mi focalizzo sui migliori, professionalmente parlando… però che sofferenza ogni volta….
Emma
Sempre lui....
Io oggi mi sono svegliata con il pensiero di quella persona che non c’e’ più e che tanto ha influenzato la mia gioventù .
A volte credo che si lui la “causa “ del mio modo di essere in campo sentimentale.
Il rifiuto costante deve aver leso profondamente la mia autostima.
Ma quanto gli ho voluto bene se ancora oggi mi ritrovo a piangere per lui? Eppure, quando poi c’e’ stata l’occasione di coronare il mio sogno d’amore, quando il mio principe azzurro diceva si’ io ho detto no. Mah.
Credo di provare quel tipo di amore compassionevole per tante persone, quell’amore che ti porta ad annullare te stessa per l’altro. Pero’ non l’ho ricevuto spesso oppure non l’ho saputo riconoscere…
L’ultima frase (tua) e’ da Zelig….
Emma
martedì 11 maggio 2010
Questa sera
Questa sera penso all'amore compassionevole.
Un amore forte, libero, totalmente altruista.
Un amore che mi emoziona provarlo e riceverlo: mi sazia e resto incredula.
Un amore sempre attento, sempre all'erta.
In coda per l'ovovia, mio fratello è accanto a me, anche se notoriamente gli altri mi passano davanti.
Non ci interessa, siamo insieme.
Poi guardo chi dovrebbe stare accanto a me, ma è già salito.
p.
Si’ il tuo terrazzo che pero’ non e’ piu’ quello…
E’ stato praticamente due figli fa….lui era anche un po’ piu’ bello, un bel po’ piu’ alto, intellettualmente piu’ vivace, anche se di interessi lontani anni luce dai miei: tra Jane Austen e William Gibson c’e’ l’abisso che ci ha separati, oltre alla mancanza di coraggio o semplice disinteresse, non so cosa sia stato.
In fondo non era mai iniziata. Pero’ un po’ abbiamo giocato, lui giocava, si’, o almeno dava l’illusione di farlo, era piu’ divertente di sicuro!
L’unico per cui e’ valsa la pena soffrire un po’ e’ stato l’americano. Intelletto sopraffino, romantico, dolce, premuroso, non egocentrico, equilibrato….e’ partito e in questo caso dico per fortuna… poteva diventare il mio doc, troppo pericoloso!
Vedi che bei regali ti fa il tempo….a me dona solo acciacchi!
Scherzo, piu’ consapevolezza di sicuro, ma leggerezza…no, direi proprio di no. Capisco la nostalgia del problema e il vuoto del "tutto bene", sono proprio in questa fase.
Il fiore di loto con me non ha scampo…non ti manca il fatidico capro espiatorio? Non e’ tanto questione di felicita’ o l’infelicita’, in fondo sono felice.
E’ la descrizione del blog: sono bulimica sentimentale e inguaribile nostalgica….ed e’ da quando ho cominciato a scrivere il mio primo diario a 13 anni che dedico “pensieri, momenti, lettere, malumori, entusiasmi, tempo” a persone piu’ o meno meritevoli……e' una droga.
Emma
lunedì 10 maggio 2010
Stai con me
Vieni sul mio terrazzo, è sempre lì, investito da flussi di coscienza che fanno il giro come i cicloni nord-africani.
Non è una vita fa, è praticamente ieri.
Solo che ieri era abitato da qualcuno che smuoveva sentimenti forti e anche un po' più capace di giocare, salvo gridare 'Arimo!' al momento sbagliato.
Ma non è la presenza del giocatore sbagliato, nell'esempio specifico, a fare di te una persona più o meno delusa, più o meno appassionata o felice.
E' il sole che ruota intorno a te, e tu gli sorridi. Al centro.
No, adolescenza no, piuttosto la colpa di una promessa infranta, ma quell'insicurezza, quell'oblio, quell'inconsapevolezza sono ormai un ricordo lontano e lungi da me!
Ogni anno che passa mi regala la capacità di accomodarmi la vita come un vestito su misura fatto apposta per me. Ogni anno sono più lontana da quel 'tutto bene' e l'immediata nostalgia del problema che mi occupava il posto vuoto del tutto bene.
Per fortuna non sono più così. Per fortuna, per impegno o per urgenza sto diventando leggera, così leggera che siedo su di un fior di loto e quasi non lo sciupo.
Cerco di non far dipendere la mia felicità dagli altri.
E ti dico la verità: tra tutti i sentimenti che sono deragliati martedì scorso, c'è anche una spinta ad una certa indipendenza dalle spire del doc, a cui ho dedicato pensieri, momenti, lettere, malumori, entusiasmi, tempo, stropicciando dissennatamente il mio fior di loto...
pet
Non e' la promessa....
Bene, se eravate entrambi avvinghiati e concentrati, e’ un’ottima cosa direi!!!!
La negativita’ la concentro sempre su me stessa.
Sono io fuori luogo, non gli altri e oggi porto ancora le scarpe da ginnastica e mi convinco che le porto a causa di questo tempo di m….che non da’ tregua.
Si’, voglio stare sul terazzo, a fare anche le maschere al viso, ad accettare i tuoi suggerimenti per pungenti sms….e si’, quella che fa la mamma a tutti sono io. Credo che a incasinarmi con uno piu’ grande che sa quello che vuole mi farebbe una gran paura.
Forse mi andrebbe perfetta la via di mezzo…non so se il vero deterrente sia la promessa. Io mi conosco abbastanza bene, ma questa cosa del limite, cioe’ la sua causa e la sua invalicabilita’ mi sono ancora ignote…
La terrazza….l’estate….gli sms…..l’adolescenza…
Emma
venerdì 7 maggio 2010
Calma
...che qui stiamo facendo casino!
E' l'anticiclone delle azzorre che si stava distraendo, io ero molto concentrata e piuttosto avvinghiata! Lui pure.
Solo che tu venerdì eri già toccata nel tuo amor proprio dall'esserti costretta a mettere delle scarpe da ginnastica che se andavi in giro a piedi nudi era la stessa cosa, e dal non poter ancheggiare sinuosa sopra un paio di tacco 12, che con quella coscia lì, fai venire dei pensieri anche a me, che sono tua amica ed eterosessuale.
Almeno lo fai sentire un po' lui fuori luogo.
In più il nano Goffredo (oddio adesso lo chiamo Goffredo, muoio dal ridere!) vuole l'affetto materno. Forse qui va' rivisto come ti poni tu, anche, checcavolo.
Io lo so cosa vuoi, vuoi stare sul mio terrazzo con il cellulare in mano a mandare sms, vicino a me che faccio la stessa cosa, e siamo talmente concentrate che non ci parliamo neanche, come quell'anno lì...quello sentimentalmente denso.
Ma 'ste cose non vengono bene con i neoassunti, che la vita la devono ancora scoprire tutta.
Invece tu hai bisogno di qualcuno che giochi con le tue stesse regole e con le tue stesse armi forgiate dal tempo e dalle esperienze.
Ma forse questo potrebbe essere davvero pericoloso, e in fondo apprezzi il limite intrinseco al giovane, perchè è una porta, andare oltre la quale sarebbe come infrangere una promessa.
petunia
Eh… ma che invidia….
Ti rendi conto?
Quando leggi certe cose nei romanzi vorresti ti accadessero….poi realizzi che stai leggendo un romanzo e ti rassegni.
Invce no!
Io sto leggendo la realta’.
Ma dovevi saltargli addosso e vedere piu’ da vicino gli occhialini nuovi.
Da cosa si e’ fatto distrarre???? Un’unghia incarnita???
Non voglio rovinare la magia dell’incontro, ma uno non puo’ distrarsi, non e’ ammissibile, be’, almeno nei romanzi….
Anyway, ribadisco, che invidia. Io sono tornata alla situazione di due/tre settimane fa. Dopo una settimana di assestamento e’ tornato tutto come prima. Nel senso che e’ sempre qui in confessionale….e io non riesco a tirarmi indietro. Boh… non cerco nemmeno di capirmi. Oggi ho persino le scarpe da ginnastica che piu’ basse di cosi’ non si puo’…
Fantatsica la descrizione di Kiko…questo fard pink osé lo voglio proprio provare!!!!
Veramente non gireresti piu’ nella notte con la birra in mano? Proprio no? Perche’?
L’analogia del tacchino rappresenta il mio modo di vivere. Non riesco a fare a meno del passato.
Di quel periodo in cui ero libera o dei pochi attimi di liberta’ che ho rubato poi.
Sono ossigeno per la quotidianita’, anche se, ultimamente, comincia a sembrarmi tutto un po’ penoso.. Cosa mi manca? Tu l’hai capito?
Emma
giovedì 6 maggio 2010
Il momento è topico
No, davvero, certe cose non tornano e me lo dovrei cacciare un po' di più in testa, invece di rosolarmi come un tacchino ripieno nel brodino bollente (nel vero senso della parola) del passato!
Non torna più quella follia di girare di notte per la città torrida con una birra in mano, era follia che poi è rientrata...o semplicemente non c'erano più gli stessi sentimenti per volerla di nuovo.
Va beh, ma il momento è stato topico ugualmente e dunque arriva questo martedì, che come ben sai, mi ha in seguito scatenato una serie di reazioni psicosomatiche da non credere!
Intanto era in ritardo e io mi ero già messa a pulire il bagno, cosa che solitamente faccio in preda ad un forte stress, una forte delusione, una incazzatura incipiente.
Ad un certo punto suona il campanello e via subito con una craniata alzandomi di scatto da sotto il lavandino, che ero arrivata a pulire il pavimento con lo straccio, a mano.
Volo giù, bella come il sole (fard pink osè 345 kiko, lipstik natural con contorno marron glace 124 sempre kiko, bernoccolo violetto pulsante, ma nascosto da favolosi colpi di sole 83 € per l'occasione).
Apro.
Completo blu e occhiali nuovi, sorriso con testa reclinata, eccheccaz...avrei una voglia di richiudere sbattendo la porta e metteremi a piangere, ma mi faccio coraggio.
'Ma ciao!'.
'Pensavi non sarei venuto...'
'Questa volta ti sarei venuta a cercare (per abbatterti, basta!)'
Mi abbraccia. Maledizione. Fantastico.
Lo abbraccio.
E mi riabbraccia.
E lo riabbraccio.
E così via in un pomeriggio presto, in cui l'unico maschio veramente importante della mia vita (figli a parte), l'anticiclone delle azzorre, iniziava a distrarsi dietro a chissà checcavolopurelui, per lasciarmi in questa piovosa postuma malinconia.
Ma che grazie, grazie a te, ci sei sempre, abbiamo fatto un bambino insieme!!!
E lui?????
Se fossi in lui, mi sentirei un re o almeno un principe, leggendo queste righe, il tuo principe.
Chissa’ come le percepisce.
Io sono piena di gioia per essere stata citata in questo frangente che appartiene solo a te e a lui…grazie.
Non voglio tornare alla cruda realta’, ma martedi’ com’e’ successo?
Dalla macchina che lo lascia a piedi e dalla dimenticanza che il cellulare serve anche in caso di bisogno per avvisare…a tutto come prima.
Cos’e’ scattato?
E poi ti ha chiamata, altro che antibiotico, non ha resistito!
Ritorno alla torrida estate che sta arrivando???
Emma
Struggente
le scrivo questo messaggio, perchè ieri tornavo in auto con il volume un po' alto, i finestrini aperti per far entrare sole, vento e fiori di quella giornata azzurro intenso che era e cosa passano alla radio?
'Notte prima degli esami'.
Cavolo, mi sistemo meglio sul sedile e mi concentro, in un attimo sono a quell'estate, a quando è nato il mio socondo-geMito.
In quel periodo l'ascoltavo molte volte al giorno, mi emoziona sentirla ora, beh, sulle note di questa canzone ripenso al fatto che le avevo detto quando avrei avuto il cesareo, con un certo anticipo sulla data, poi, un po' per timidezza, un po' perchè era già alquanto impegnato a quei tempi, non le avevo più scritto alcun messaggio.
La mattina di quel torrido giorno d'estate, mentre il mio alter ego femmina mi accompagnava in sala operatoria (sì, anche per questo sono tanto legata a lei), lei faceva colazione nei dintorni della compassionevole clinica milanese.
Avrei potuto mandarle un messaggio, farle un cenno e lei sarebbe venuto.
Quanto avrei voluto che fosse passato, che mi avesse tenuto un attimo la mano nel terrore di quel momento, mi avrebbe guardata con quel suo sorrisetto e la testa di lato, l'avrebbero fatta entrare, stare con me...lei è un dottore! Anzi, un giorno lei mi disse 'sono io il suo dottore...'.
Avrei voluto solo lei per l'indice di apgar del piccolo, non avrei voluto lo toccasse nessun altri.
Lei non se lo ricorderà, ma so che lei ha fatto colazione lì quella mattina per me.
E per questo le voglio così bene.
glielo dovevo dire
petunia
mercoledì 5 maggio 2010
Rimembranze
Scusa, ma non ti torna in mente il nostro periodo pre-matrimoniale???
Io non ho mai incontrato due future spose messe com’eravamo noi….
Sulle aspettative concordo in pieno.
C’e’ stato un periodo in cui cominciavo la giornata dicendomi “nessuna aspettativa” , non sto scherzando, stanca delle delusioni o delle disillusioni, ho detto basta.
In effetti, sul piano professionale ha funzionato, ho raggiunto un alto grado di consapevolezza e non mi aspetto piu’ niente. Quello che arriva di buono mi sorprende e ne gioisco, se non arriva niente va bene uguale.
Sul piano delle relazioni ci devo ancora lavorare parecchio.
Se mi piace una persona e si crea un certo feeling io mi aspetto delle cose…non necessariamente la mega storia romantica ma, insomma, quello che dovrebbe essere naturale in una tale circostanza che non e’ di certo "darsela a gambe levate"… quindi, la vedo dura.
Prendero’ molte altre cantonate prima di convertirmi alla ragione. In piu’, nemmeno porto a casa il risultato, ti rendi conto?????
Invece, ti ricordi quando ti ho chiamato da Milano (dalla cabina telefonica…..) in lacrime, che sembrava mi avessero ferita a morte… per quell’emerito…….etc, etc. se ci penso mi vergogno troppo.
Come faccio ad essere cosi’ irrazionale sapendo di esserlo e che non dovrei esserlo…(Chiaro il concetto?)
Io per ora mi stupisco della mia stupidita’!
Emma
martedì 4 maggio 2010
Mi ritorna in mente
Con il senno di poi, secondo me, non c'era nulla per sentirsi in tal modo.
Eravamo noi che non sapevamo cogliere il lato positivo di essere su di una terrazza sul mare, in mezzo a tanti giovani come noi (avevamo 27 anni, ma probabilmente il seme della dis-integrazione stava già crescendo in una piantina rigogliosa), con una birra in mano.
O magari ci scocciava il fatto di doverci mettere in coda da lì a breve per tornare a casa e che il giorno dopo fosse lunedì, da passare in una pianura padana allora senza grosse emozioni.
A volte si dovrebbe portare a casa il risultato e basta.
E invece si vorrebbe che gli altri fossero come noi vorremmo. Il contrario di amare. Amare in senso lato. Amare nel senso di essere felici di stare al mondo e vedere e considerare gli altri per quello che sono, senza aspettative.
Forse solo allora ci potremmo stupire.
petunia
lunedì 3 maggio 2010
Siamo felici per quello che abbiamo e non infelici per quello che non abbiamo…
Sembrerebbe cosi’ facile! Avrei anche molti motivi per essere felice, forse piu' per esserlo che per non esserlo! Il problema e' che desidero quello che non posso avere, consapevolmente, e' assurdo!
Vebbe'...almeno scegliere il meglio per se’ fregandosene degli altri e’ un buon punto di partenza. Chiaro che per “altri” intendo l’entourage lavorativo o le conoscenze fastidiose…
Opinioni letterarie???????? Non leggono. Quello che leggeva e’ andato in America! Non hanno tempo per i libri!
Compagnia stimolante????? E’ sempre un lamento su tutto…..
Dialettica vivace??? No, no…proprio non soddisfano nessun requisito! Giusto la pelle liscia o piu’ liscia della mia…per ora!
L’unica lancia che posso spezzare in loro favore e’ che non sono attaccati a mammina..sono fuori di casa da quando avevano 19 anni. Lavano, stirano, cucinano, fanno la spesa, convivono…si danno al beach volley, al latino americano, accendono mutui, fanno sacrifici…su questo hanno la mia completa ammirazione.
Pero’ mi fanno sentire a disagio, per cui: àndale!
Chissa’ per quanti giorni riusciro' a mantenere questa posizione!!!!
Emma Rouault