mercoledì 24 novembre 2010

la prima cosa bella


'Ho preso la chitarra.


E suono per te.


Il tempo d'imparare non l'ho e non so suonare, ma suono per te'.


 


Ho visto 'La prima cosa bella' di Virzì sabato e a tutt'oggi sono qui con i miei sentimenti scombussolati.


Ha rimescolato dentro. Come al solito, tutto serve e anche questo.


Il primo irrefrenabile impulso di piangere è partito più o meno al decimo minuto dall'inizio e da lì in poi non ti dico.


Però la vera passione, è cominciata verso la fine, quando ormai abbracciavi tutta la storia,  per uscire da quello e catturarmi e lavorare dentro. Per giorni.


Che bravo è stato Virzì. Immagini semplici, cariche di contenuti, di significati.


Ora, non sto qui a raccontarti la trama, ti dico solo che capire che le mamme sono donne, con il loro vissuto storico, i loro retaggi culturali, le cose che si ritrovano addosso e non vorrebbero neanche, le loro speranze e la volontà di fare il meglio di quanto sia loro possibile per i figli, non è un'attività così scontata.


Un po' come nella canzone della colonna sonora, il tempo d'imparare, a fare la mamma, non ce l'ho, è il tempo della vita vissuta insieme che me lo insegna, e forse non la so fare, ma la faccio per te.
petunia che non si sta riprendendo 

3 commenti:

  1. se penso che a sto sano cinema italiano stanno pian pian staccando la spina...

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  2. in realtà mi chiedo a cosa non lo stiano facendo, ultimamente
    p.

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  3. Anche io ho visto questo film, tempo fa e ho pianto, a singhiozzi, per tutto il film. Ho dovuto asciugare per terra, poi. E' un film bellissimo, e virzì mi piace sempre sempre di più (se penso che è suo anche ferie d'agosto!).... toccate corde che fanno male.

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