martedì 9 novembre 2010

Jane parla per me.


"E quanto a me? Esistevano forse i semi di un sentimento che potesse consentirmi di scoprire ciò che un periodo di tempo illimitato e la spensieratezza potevano suscitare? E se esistevano, per chi erano stati piantati?
Così, rimasi desta per gran parte della notte a contemplare le stravaganze del cuore, forse a causa del sonno inquieto di mia sorella accanto a me, o forse per gli impulsi discordanti del mio stesso cuore. La natura fin troppo appassionata che avevo sempre posseduto, anche se l’avevo sempre ammantata in un contegno solitamente sobrio ed assennato, mi aveva condotto ad affezionarmi troppo in fretta e troppo a fondo a uomini di condizioni del tutto diverse dalla mia, dai quali mi avevano separato il patrimonio, oppure divergenze caratteriali tali da non propiziare la felicità. Geoffrey Sidmouth apparteneva senza dubbio a tale categoria. Una donna più ragionevole avrebbe concesso senza riserve il proprio cuore al prode e cortese capitano Fielding, il quale con la sua apparente gentilezza , i suoi saldi principi e il suo schietto disprezzo per tutto ciò che era ignobile, sembrava costituito dalla stessa materia di cui era composta l’Inghilterra. Eppure, Percival Fielding non suscitava nessun moto nel mio cuore, perché, sebbene lo giudicassi dotato d’intelligenza e integrità, ritenevo al tempo stesso che difettasse d’immaginazione e umorismo.
Oltre a tutto ciò, vi era ancora qualcosa, ovvero una mancanza che non riuscivo a definire. Il capitano parlava e agiva in modo del tutto appropriato, eppure non riuscivo a sentirlo sincero. Era stato di certo molto schietto il giorno prima, nel discutere dei contrabbandieri, tuttavia avevo l’inquietante sensazione che fosse tale soltanto allorché questo conveniva al suo scopo, e che la sua franchezza fosse artificiosa, quasi simulata.
Al contrario Geoffrey Sidmouth non era affabile ne’ riservato. Era semplicemente padrone di se stesso. Non celava i propri sentimenti, tanto da risultare quasi trasparente. Era impetuoso ed esplicito. Si capiva sempre cosa provava, anche se non se ne comprendeva affatto il motivo. Persino nei momenti più cupi, allorché non trovavo niente di più facile che diffidare dei suoi scopi, ero consapevole di essere alla presenza di un uomo."

Emma molto Jane

 

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