Questo è un periodo strano, ne sono convinta da sempre.
Quando si scivola verso il caldo, le giornate si allungano, i tramonti si infiammano e le sere sono dolci, i ricordi, i tormenti riaffiorano con maggior forza dirompente.
Non si ricacciano indietro, non si ricongelano, si affrontano. E fanno sempre male.
Io stessa, pur non essendo così coinvolta come te, faccio fatica a credere che sia successo veramente, quando la mia mente torna in certi luoghi.
Mi piace ripensare ad una sera che era entrato al solito locale, e mi si era avvicinato (io sempre al bancone), sorridente, sornione, coinvolgente, e nel breve scambio di battute ogni riferimento era per te.
Che disperazione apprendere quella mattina cosa fosse successo durante la notte.
Una telefonata che non vorresti ricevere mai.
Che disperazione questi posti vuoti.
Dio, dammi un modo per riavvolgere il tempo, dai un finale diverso a questa storia, che non deve andare così.
Invece no, era una storia che doveva finire sull’asfalto. E nella nebbia.
‘Ma se non si vive più che di speranze e di timori, non vedendoci più, dividiamoci per il meglio, io trattengo le lacrime, tu la speranza’.
Trattieni le lacrime. L’amore arriva ovunque.
Continuerai a pensarlo, non farà mai meno male. Solo un po’ meno, per non impazzire.
Lui c'è.
p.
Il tempo per leggere, come il tempo per amare, dilata il tempo per vivere. Blog sentimentale.
martedì 15 giugno 2010
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in questi casi mi consola pensare che il cielo non sarebbe tale se esistessero solamente due stelle (o tre, mettendoci gli amanti).
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