mercoledì 14 marzo 2012

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Ho preso Il Gabbiano Jonathan Livingston in versione audiolibro da ascoltare in macchina, mentre vado e vengo su quella strada che faccio da anni e anni e copertoni e fatica e primavere, felicità, tristezze, preoccupazioni, fiori gialli, fiori rossi, margherite e prostitute ucraine e mi si è accesa una lampadina. Nel senso che è stata una gran bella rivelazione (finita in un giorno, purtroppo).
Pungolata nel mio spirito distrattamente curioso, torno a casa e mi documento un po' sull'autore e sul libro ed ecco qui che la metafora del libro è stata letta da diverse generazioni secondo diverse prospettive ideologiche, dal cattolicesimo al pensiero positivo, l'anarchismo cristiano e la New Age.
New Age, clicco e trovo la questione dell'Era dell'Acquario, tra l'altro, fantastica 'sta era, peccato che siamo in quella precedente, ossia successiva nella visione esoterica dell'anno platonico, quella che fa schifo, ma và?
Continuo e m'imbatto in Steiner, certo il mio esempio personale e professionale, ma non sapevo che fosse addirittura l'antesignano di questa cultura trasversale alternativa.
Leggo attentamente e arrivo al Mistero del Golgotha e all'ordine segreto dei Rosa Croce cadendo a ritroso nella spirale dei corsi e ricorsi storici che mi si avviluppano addosso.
Sono nella centrifuga dello spazio-tempo e mi immagino che tutto converga in un unica sola riunificatrice risposta cosmica alla quale mi riservo di pensarci dopo aver preparato la cena...
Però senti, farà schifo quest'era, ma solamente per il fatto di poter viaggiare liberi e più colti nel world wild web (così ha più mordente) gliene sarò per sempre grata!


petunina in fioritura

domenica 26 febbraio 2012

Miscellaneous


Ti dicevo cosa? Che mi sono alzata prima del solito, già spaventata di essere in ritardo.
Mi concedo tempo. Mi guardo, ne ho bisogno. Oggi non va. Penso a Clio che con la super pensata dei video su youtube si è guadagnata una trasmissione su real time.
Ieri mi sono vista la lezione per il viso stanco.
Un po’ di luce qua, un po’ là … matite, ombretti, correttori, pennelli, spugnette sparsi ovunque..eh..ma, ho tempo.
Scelgo un color malva..matita tono su tono, fard rosa aranciato, velo di lucidalabbra di Dior che non ritroverò mai.
Pensa, ho ridisegnato anche le sopracciglia..che effetto strano, eppure ti cambiano il viso, ma ti devi abituare.
Insomma…non mi piace. Non va..allora passo l’eye-liner nero, contrasto, va meglio.
Armadio…estraggo tutto sul marrone tortora…ma che faccio??? Occhi malva, ricorda..non ce la faccio. Oggi no.
Jeans, ok, twin-set blu. Ecco. Capelli..indomabili. Frangia ribelle, raccolgo sciolgo, sciolgo raccolgo…è tardi… Figurati se non si fa tardi.
Meglio quando son di fretta, molto meglio. Vado sul sicuro senza sbagliare.
E poi, ieri sera mi vola in bagno lo smalto nuovo e certo si rompe, smalto ovunque..trasparente? Nooooo, viola scuro...ecchecazzo altrimenti che gusto c'è.. vogliamo farci mancare qualcosa?
Mah..teso, il tuo con calamita è in macchina..see you soon..!

Solo per viziosi


Con le unghie dipinte di Rosso Lacca Cinese, svolazzo sulla tastiera bianca che è un piacere e mi rendo conto che anche questi Piccoli Particolari Piacevoli servono a non morire.
Era da un po' che avrei voluto tornare al D'O, ristorante del rinomato chef Davide Oldani, che si trova a pochi chilometri da casa. Il fatto di non riuscire mai a trovare posto mi stava già scoraggiando, poi mi sono detta 'ma chi cacchio esce in queste serate gelate a -10°C?', ed effettivamente ho avuto ragione. Vestitino di lana nero, calzamaglia nera, passamontagna e via andare.
Decisa a non ripetere la defaillance di qualche tempo addietro, quando il cameriere si dilungò a tal punto nella descrizione del dessert da indurmi a credere che ne avesse proposti tre, quando invece era uno solo, ostento nonchalance osservando distratta le foto appese al muro: Davide giovane insieme Gualtiero Marchesi, uh guarda! C'era anche Cracco. In un ristorante a Londra, con un altro guru della cucina in Francia. E poi? E poi è tornato a Cornaredo e si è aperto il suo ristorante dal quale divulga la cucina pop.
Arriva il Menu: c'è un menu degustazione a 38 Euro, dall'antipasto al dolce. No, non si tratta di assaggi, costa proprio così.
L'eccellenza a 38 Euro. A me sembra una cosa straordinaria che quest'uomo ragioni in questo modo. Un appassionato, un idealista, un'eccezione. Onori e gloria e lunga vita a lui. (A dire la verità ho pensato: 'Siamo in Italia, troveranno il modo di chiuderlo, foss'anche sfinendolo di tasse').
Mi godo la cena con aria lussuriosa e ammicco al giovanissimo sommelier 'Stupiscimi'. Accompagno la cipolla caramellata con un Oppidum delle cantine Sant'Andrea (che parte Moscato, ma è secco in bocca e mi fa dire 'Cosa fai, leggi nel pensiero?') e neanche il freddo polare di quando metto il piede fuori mi riporta alla realtà.
petu-nina

mercoledì 15 febbraio 2012

New opportunities...

Mi sto divertendo a girare tra i blog americani..
E’ bello il lato internazionale di questo posto.
Provero’ a lasciare qualche commento, anche se commentare come fanno loro e’ una sfida…a volte nemmeno capisco cosa scrivono!
Comunque, mia cara Petu, siamo nomadi, senza fissa dimora ormai.
Di qua, di la’… duplichiamo, che problema c’e'?
Poi ti devo dire una cosa, lo scrivo altrimenti non te la dico. Me la chiedi quando ci sentiamo? Non mi piace nasconderti le cose. Non lo sopporto. Ecco, sto gia’ meglio.
Ora vado a lavorare..
Emma

lunedì 13 febbraio 2012

Mai più senza

Le scarpe di gomma profumata alla fragola mi mancavano. Al corso di aggiornamento sull’aggressività nei bambini, analisi e strategie di contenimento, sento questo profumo insistente…’La dai anche a me una caramella?’
‘No, sono le scarpe’
‘Hai schiacciato una cicca?’
‘Ma no, scema, sono in gomma profumata’
‘Cioè scusa, ma quand’è che sono invecchiata di botto?’
Immediato refreshing su internet, ed eccolo qui il mio nuovo obiettivo! Ormai si sono incuneate nel cervello e non avrò pace fino a quando non le avrò ai piedi. L’unico dubbio è rosse come Una Moderna Doroty, verde militare alla Militaressa Metropolitana o classiche nere?
Si accettano consigli.
petu-nina
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Mah 2 – Resistenza attiva

E’ innegabile che sia tutta un po’ una resistenza, agli altri, alle cose che succedono, forse al proprio modo di vivere la vita…
‘Resisti!’
Resisto, resisto. E forse è qui l’errore. Perchè resistere? Forse sarebbe meglio lasciarsi andare e seguire un po’ il corso del fiume. Dopo tutto resistere presuppone anche irrigidirsi, una postura che non smorza le conseguenze degli imprevisti.
Da qualche parte bisogna lasciare andare le cose come vanno. Non mi è chiaro quale sia la parte, ma forse dovrei improvvisare un po’. E’ che l’inadeguatezza, ultimamente, la sta facendo da padrona.
Mi piacciono le donne Padrone Del Loro Ruolo. Si vedono in giro, scariche e sicure di sè. O forse dovrei dire scariche e quindi sicure di sè. Fatto sta che lo sono. Manager Della Propria Vita. Decidono loro.
Ho bisogno di una vacanza. Di una fuga esotica per fare chiarezza. Le Isole di Langherans andranno bene. Poco turistiche ed economiche.
petu-nina

giovedì 2 febbraio 2012

Mah...

Non lo so, ma dopo la diaspora forzata da splinder, riprendere a scrivere, scherzare, leggere, condividere, non mi è più un' attività così immediata.

Non voglio fare la nostalgica musona, già non mi è concesso fare la casalinga disperata, che la Classe A in garage non ti fa rientrare nel gruppo, almeno potrò dire che mi sento come gli emigrati russi in Israele negli anni '70?

La creatività è uccisa dalla congiuntura storica e dai recenti avvenimenti. Non ho neppure la chat a mitigare la sofferenza e placare l'ansia d'immediatezza.

Che vita.

petu-nina

lunedì 30 gennaio 2012

Contro

Il cervello, a volte, è un organo contro.

E ciò ha un che di anarchico.

petu-nina

giovedì 19 gennaio 2012

Illuminazioni

Dunque, questa settimana ho scoperto che non credo di essere tagliata per gli sbattimenti richiesti dalla carriera...

Se una semplice cena con i clienti mi ha destabilizzata qualche domanda mi sorge spontanea.

Inoltre, ho capito che quest'anno lo investiro' nell'inglese. Si', perche' io voglio essere in grado di reggere un certo livello di conversazione che non si limiti al discorrere del tempo.

Voglio capire in egual modo gli americani e i giapponesi e le sfumature dei vari accenti.

E' appagante parlare con loro, ma I need to improve...................

Infine, oggi partono tutti..evviva...

Emma

domenica 15 gennaio 2012

Sveglia presto, colazione abbondante, poche parole, tra me e lui non so chi ne dica meno. Quando siamo insieme non servono.

Uno sguardo tra un impianto e l’altro, aspettarsi, curarsi. Silenzio. Giornata azzurra e gelata, poca gente intorno.

Raggiungiamo la cima e mi copro la faccia con i guanti. Mi si sta spaccando la testa in due dal freddo: 'a mezzogiorno però mi fermo, si può anche non sciare tutto il giorno, chi l’ha detto che bisogna fare tutto il giorno, dovevo arrivare a trent’anni per capire di decidere per le mie possibilità e non per il senso del dovere di tirare le 5 sulle piste!  Suddidanza, sì, però poi diventa di tutto, un rispondere alle aspettative generalizzato, un non saper scegliere, dire no, dai, però non adesso, eh?'.

Dalla cima di Plan de Corones guardo con gli occhi di tutte le me a ritroso fino alla prima piccola matrioska seienne con già tutto il suo mondo tremebondo dentro, entusiasta per esserci arrivata per la prima volta, finalmente anche lei e non solo i suoi fratelli più grandi e infinitamente più bravi.

Il panorama è sempre mozzafiato. Cerco di farne scorta. Di riempirmi più che posso. La riserva di energia a prevenzione di future afflizioni.

Faccio scorta di tutto, anche della fortuna di essere qui noi due, di stare sempre bene insieme. Scivoliamo verso la Sylvester, milleduecento metri di dislivello da fare in un fiato. C'è chi la considera la nera più bella delle Dolomiti.

Mi fa andare avanti, lo guardo e gli sorrido.' Non succede più un’altra volta, la congiuntura storica è sfavorevole'. Ma questo drink in compagnia lo sorseggio fino in fondo e lecco anche il bicchiere.

E per tutte le volte che ho fatto schifo a sciare, e non ho vinto per il limite che avevo nella testa e tutte le volte che sono caduta, ho avuto paura e ho mentito, questa volta sono felice e scio da dio.

La neve è perfetta, dura ma non ghiacciata. Battuta dai cingoli del gatto fa un rumore croccante ad ogni curva. Le lamine tengono slalom incoscienti...

Avrei voluto non finisse mai.

Le afflizioni future sono puntualmente arrivate e questo momento bello e sospeso, di bene e cura che un fratello ha per sua sorella minore, il fondersi con la natura forte e suggestiva intorno, che è silenzio e bellezza e profumo e forza, e la consapevolezza di averlo vissuto e di averne goduto appieno, ecco, rievocarlo aiuta...

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venerdì 13 gennaio 2012

....

Teso,

oggi volevo dirti cosa penso di Le Correzioni, almeno di cio' che ho letto fino ad ora.

Ma dopo averti sentita, rivedo la mia posizione, ma poi la sensazione risale, la sensazione creata da quel modo di scrivere che mi scatena un'ansia irrazionale.

Ieri stavo con Gary. Razionalmente dovrei odiare lui e sua madre. Ma ho letto la sua angoscia e mi faceva una pena indicibile.

Avrei fracassato la schiena di Caroline a badilate.

Perche' sento il contrario di quella che e' la realta' sperimentata e vissuta?

Insomma, ne parleremo...

La tua Emma che ti pensa un sacco e che tra poco ti chiama.

mercoledì 11 gennaio 2012

Oggi sono stata ad un funerale.


Sinceramente più di rappresentanza che emotivamente coinvolgente.


Questo mi ha permesso di concentrarmi sulla folla che riempiva la Chiesa.


Di notare le differenze tra un funerale di città e uno di provincia.


Insomma, oggi il paesello si raccolto intorno ad un nativo conosciuto. Ho visto persone che non vedevo da anni. Persone appartenenti al mio passato si sono materializzate così improvvisamente.


Matrimoni e funerali sono sempre un tuffo nel passato.


Considerando che probabilmente passerà molto tempo prima che partecipi ad un matrimonio, mi restano i funerali. Più cresci più ti toccano.


Ah, le differenze..a Milano, tre funerali che mi sono sembrati così freddi, formali, poco partecipativi, veloci e soprattutto la mancanza del corteo verso il cimitero con le serrande abbassate, i vecchi, che son sempre meno, che tolgono il cappello, le persone che si fanno il segno della croce, chi porta la croce, chi risponde alle preghiere, chi chiacchiera e riassume una vita, chi piange….


Emma

lunedì 9 gennaio 2012

Hello world!

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