domenica 27 febbraio 2011

quale è il problema?


Con la mia poca esperienza non posso dire di avere una statistica significativa in mano, ma qualche americano l'ho conosciuto e questa sera, non so perchè, mi viene voglia di avere il loro ottimismo.
Perchè tutto si può dire degli americani, ma non che non siano ottimisti.
Sono davvero interessati a te e alle tue idee e non diffidenti come chi ha il retaggio della fregatura nel patrimonio genetico.



Sono molto amichevoli e hanno uno straordinario atteggiamento incoraggiante con gli sconosciuti.
Ti augurano buona giornata come una benedizione...
Ti augurano ogni bene.

Sinceramente.



Questa sera vorrei avere l'ottimismo degli americani e il coraggio di un italianino, un giovane professore associato dell'Università degli Studi di Padova, che si chiama Massimo Marchiori e che ha intuito l'algoritmo alla base del motore di ricerca Google, a metà degli anni '90, su cui altri hanno poi lavorato.
Tra le altre cose.



Gli USA gli avevano offerto immediatamente un lavoro prestigioso e uno stipendio di migliaia di dollari al mese.
E lui per un po' è stato lì.
Ma certi spiriti nascono così, nostalgici e idealisti. Coerenti ed eroici.



Ed è tornato in Italia, perchè lui è Italiano, dice, deve stare qui.
E dice anche che non è giusto pensare unicamente all'accumulo di danaro, altrimenti una società si sgretola.

Riesce ad ottenere 1.000 € all'anno (all'anno) da dedicare alla ricerca.



Un giorno capirò qual è il problema del mio Paese.

Petunì

1 commento:

  1. E io mi lamento....
    Sai cosa, credo che la passione sia la chiave di tutto.
    A me qui manca.

    Teso....grande successo oggi. I miei Ing. mi hanno tempestato di domande e detto che "non ti manca proprio niente", e' il loro modo per  essere fini! Sembri una ventenne.

    Grazie....e la penna scrive che e' una meraviglia. Il libro e' gia' un abbraccio.

    Emma

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