martedì 14 settembre 2010

tributo


'Non sono ancora pronta!'. 


Tenta, l'arrendevole.


Ma l'impetuoso compagno non si scoraggia: 'Questo tango s'ha da fare. E lo si fa! E per bene!'.


Prepararsi al tango è come vestirsi per la corrida. 


Inizia quando ci si veste.


Questo lei lo sa. 


Quando lo ha avuto di fronte ha riconosciuto la cura nell'allacciarsi i gemelli, la lentezza nel pettinarsi, la serietà della cerimonia. 


E per questo lei si è lasciata portare. 


'Portami tu. Che lo sai'.


Certo che lo sa, lui.


Ballare il tango è come amarsi, perchè ciascuno dei due fa fare all'altro ciò che gli riesce meglio, ciò che lo rende migliore.


Ballare il tango significa conoscersi bene. 


Ma, a volte, succede che si balli divinamente insieme senza conoscersi affatto, solo dandosi fiducia. 


E la fiducia fa la magia di colmare la distanza delle reciproche estraneità.
 


Portami tu, questo tango è stato scritto solo per noi. E già vorrei non finisse mai.
 


(ti bacio di baci aulenti. Che ti possano ubriacare. Poi dimentica)

p.

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