A volte diventa un’ossessione.
L’abitudine negata da’ vita ad un comportamento quasi maniacale.
Come il divieto di poter fare qualcosa, scatena il desiderio mascherato da bisogno del dover fare prorprio quella cosa..che sembra quasi non si sopravvivrebbe altrimenti..
Eh..e’ semplicemente necessario domare la mente, placare l’istinto, attendere che la negazione stessa diventi abitudine e sperare in un briciolo di saggezza in piu’ che impedisca ricadute.
Emma
Il tempo per leggere, come il tempo per amare, dilata il tempo per vivere. Blog sentimentale.
lunedì 29 agosto 2011
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Ci provò Zeno, ma si arrese.
RispondiEliminaMeglio ricadere in piedi. Con sempre minore frequenza. Dopo un po' ci si scopre a volare sopra le necessità che non sono tali.
Ulisse si fece legare all'albero della sua imbarcazione...
RispondiEliminaCavoli Milo..questione di... saper scremare...ops, mi avete contagiata..
RispondiEliminaTeso, e io? Mi taglio la testa?
Ciao,
Emma
bè, l'origine di tanta nevrosi è proprio nella distanza tra chi si deve essere per la società (la maschera) e chi si è veramente (se stessi)---
RispondiEliminaNon indossare nessuna maschera, no-o?
RispondiEliminapetunia
Teso, se non avessi una maschera adesso sraebbe una tragedia...
RispondiEliminaEmma
non lo so, credo si possa fare anche senza...ne parliamo!
RispondiEliminapetu