lunedì 26 aprile 2010

Questione di sonno


Oggi è solo una questione di sonno, che non ho fatto abbastanza, dunque tengo un profilo bassissimo e non azzardo nulla. Sono un fungo secco. Vado bene solo per un risottino, questa sera per cena, e basta.
Anzi, averlo in giro da anche un po' fastidio perchè perde tutta la polverina...

Probabilmente sarà sbagliata anche la mia sensazione che mi richiama in testa la storia della volpe e dell'uva, ma il tuo post mi ispira proprio lei.
A volte attribuiamo agli altri pensieri che non hanno, e dipendendo da questi pensieri, forse capita di vivere in maniera sbagliata.

Magari questo ti teme, in fondo. Oppure pensa 'quanto mi piacerebbe, ma è assolutamente fuori dalla mia portata' (anche 'portata dialettica', ovviamente. E' questa la tristezza).

Non è detto, non è detto! La nostra atavica insicurezza in noi stessi, ben inculcata per garantire il controllo genitoriale il più a lungo possibile ha effetti devastanti sul nostro carattere e sul senso di disagio eterno.
La conseguenza più immediata è proprio questa: rischiare di dipendere da altri più incerti di noi.

Ma non è il tuo caso.

Comunque chissenefrega. Ha già rotto le palle abbastanza questo e io direi di dedicarci con impegno e apertura di spirito ad una nuova conoscenza che ci illumini, ci gratifichi, ci insegni, dove l'empatia possa trovare il suo libero sfogo e un interminabile flusso di coscienza condivisa arrivi sull'onda tiepida dell'anticiclone delle azzorre.

petunia


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