Questo pessimismo cosmico, che avrebbe dovuto essere abbandonato qualche annetto fa, non porta a nulla di buono, anzi ci mette dritte dritte sulla strada verso la chiusura totale.
Le ultime righe del mio post non sono rivolte a questo tizio tronfio e che ci ha già rotto, come abbiamo appurato, le palle.
Che vada, che faccia, i nostri traguardi sono ben lungi.
E poi quando metti troppi puntini di sospensione, non va bene.
Un omaggio in questa giornata di sole.
Quando sarò vecchia mi vestirò di viola
con un cappello rosso che non si intona e non mi dona
e spenderò la mia pensione in brandy e in guanti estivi
e in sandali di satin, e poi dirò che non abbiamo soldi per il burro.
E mi siederò sul marciapiede quando sarò stanca
e arrafferò gli assaggi nei negozi e premerò i campanelli degli allarmi
e farò scorrere il mio bastone lungo tutte le inferriate
e mi rifarò della serietà della mia gioventù
Uscirò in pantofole sotto la pioggia
e raccoglierò i fiori nei giardini degli altri
e imparerò a sputare
e poter indossare terribili camicie e ingrassare
e mangiare 3 libbre di salsicce in una sola volta
o solo pane e sottaceti per una settimana
e accumulare nelle scatole penne e matite e sottobottiglia da birra e cianfrusaglie
Ma ora dobbiamo mettere vestiti che ci rendano sobri
e pagare l'affitto e non imprecare per strada
e dare il buon esempio ai bambini
dobbiamo avere amici a cena e leggere i giornali
Ma forse dovrei cominciare a fare un po' di pratica adesso?
Così la gente che mi conosce non rimarrà troppo scioccata e sorpresa
quando d'improvviso sarò vecchia
e comincerò a vestirmi di viola.
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