lunedì 30 gennaio 2012

Contro

Il cervello, a volte, è un organo contro.

E ciò ha un che di anarchico.

petu-nina

giovedì 19 gennaio 2012

Illuminazioni

Dunque, questa settimana ho scoperto che non credo di essere tagliata per gli sbattimenti richiesti dalla carriera...

Se una semplice cena con i clienti mi ha destabilizzata qualche domanda mi sorge spontanea.

Inoltre, ho capito che quest'anno lo investiro' nell'inglese. Si', perche' io voglio essere in grado di reggere un certo livello di conversazione che non si limiti al discorrere del tempo.

Voglio capire in egual modo gli americani e i giapponesi e le sfumature dei vari accenti.

E' appagante parlare con loro, ma I need to improve...................

Infine, oggi partono tutti..evviva...

Emma

domenica 15 gennaio 2012

Sveglia presto, colazione abbondante, poche parole, tra me e lui non so chi ne dica meno. Quando siamo insieme non servono.

Uno sguardo tra un impianto e l’altro, aspettarsi, curarsi. Silenzio. Giornata azzurra e gelata, poca gente intorno.

Raggiungiamo la cima e mi copro la faccia con i guanti. Mi si sta spaccando la testa in due dal freddo: 'a mezzogiorno però mi fermo, si può anche non sciare tutto il giorno, chi l’ha detto che bisogna fare tutto il giorno, dovevo arrivare a trent’anni per capire di decidere per le mie possibilità e non per il senso del dovere di tirare le 5 sulle piste!  Suddidanza, sì, però poi diventa di tutto, un rispondere alle aspettative generalizzato, un non saper scegliere, dire no, dai, però non adesso, eh?'.

Dalla cima di Plan de Corones guardo con gli occhi di tutte le me a ritroso fino alla prima piccola matrioska seienne con già tutto il suo mondo tremebondo dentro, entusiasta per esserci arrivata per la prima volta, finalmente anche lei e non solo i suoi fratelli più grandi e infinitamente più bravi.

Il panorama è sempre mozzafiato. Cerco di farne scorta. Di riempirmi più che posso. La riserva di energia a prevenzione di future afflizioni.

Faccio scorta di tutto, anche della fortuna di essere qui noi due, di stare sempre bene insieme. Scivoliamo verso la Sylvester, milleduecento metri di dislivello da fare in un fiato. C'è chi la considera la nera più bella delle Dolomiti.

Mi fa andare avanti, lo guardo e gli sorrido.' Non succede più un’altra volta, la congiuntura storica è sfavorevole'. Ma questo drink in compagnia lo sorseggio fino in fondo e lecco anche il bicchiere.

E per tutte le volte che ho fatto schifo a sciare, e non ho vinto per il limite che avevo nella testa e tutte le volte che sono caduta, ho avuto paura e ho mentito, questa volta sono felice e scio da dio.

La neve è perfetta, dura ma non ghiacciata. Battuta dai cingoli del gatto fa un rumore croccante ad ogni curva. Le lamine tengono slalom incoscienti...

Avrei voluto non finisse mai.

Le afflizioni future sono puntualmente arrivate e questo momento bello e sospeso, di bene e cura che un fratello ha per sua sorella minore, il fondersi con la natura forte e suggestiva intorno, che è silenzio e bellezza e profumo e forza, e la consapevolezza di averlo vissuto e di averne goduto appieno, ecco, rievocarlo aiuta...

p

venerdì 13 gennaio 2012

....

Teso,

oggi volevo dirti cosa penso di Le Correzioni, almeno di cio' che ho letto fino ad ora.

Ma dopo averti sentita, rivedo la mia posizione, ma poi la sensazione risale, la sensazione creata da quel modo di scrivere che mi scatena un'ansia irrazionale.

Ieri stavo con Gary. Razionalmente dovrei odiare lui e sua madre. Ma ho letto la sua angoscia e mi faceva una pena indicibile.

Avrei fracassato la schiena di Caroline a badilate.

Perche' sento il contrario di quella che e' la realta' sperimentata e vissuta?

Insomma, ne parleremo...

La tua Emma che ti pensa un sacco e che tra poco ti chiama.

mercoledì 11 gennaio 2012

Oggi sono stata ad un funerale.


Sinceramente più di rappresentanza che emotivamente coinvolgente.


Questo mi ha permesso di concentrarmi sulla folla che riempiva la Chiesa.


Di notare le differenze tra un funerale di città e uno di provincia.


Insomma, oggi il paesello si raccolto intorno ad un nativo conosciuto. Ho visto persone che non vedevo da anni. Persone appartenenti al mio passato si sono materializzate così improvvisamente.


Matrimoni e funerali sono sempre un tuffo nel passato.


Considerando che probabilmente passerà molto tempo prima che partecipi ad un matrimonio, mi restano i funerali. Più cresci più ti toccano.


Ah, le differenze..a Milano, tre funerali che mi sono sembrati così freddi, formali, poco partecipativi, veloci e soprattutto la mancanza del corteo verso il cimitero con le serrande abbassate, i vecchi, che son sempre meno, che tolgono il cappello, le persone che si fanno il segno della croce, chi porta la croce, chi risponde alle preghiere, chi chiacchiera e riassume una vita, chi piange….


Emma

lunedì 9 gennaio 2012

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