domenica 16 ottobre 2011

non so


Avevo il piccolo davanti a me dall'altra parte del tavolo con i suoi occhialini di plastica che gli fanno gli occhi ancora più grandi di quelli che ha già, grandi, tondi e marroni come un tronco tagliato, non scuri impenetrabili, dolci, e la sua innocenza di 4 anni e lo guardavo e lo scrutavo e ad un certo punto mi sono immaginata di poter smantellare la mia esperienza di 40 anni di vita vissuta, fatta di ricordi, rinforzi, pregiudizi, abitudini, paure, di potermi lavare le incrostazioni che appesantiscono e frenano la curiosità, rallentano la fantasia e guardare tutto questo mondo nuovo con quegli occhi lì.
Ecco, credo che potrebbe essere bellissimo e mi è venuta una gran voglia di un po' di leggerezza e di risate spensierate. O anche solo risate e basta.
Si è concluso un nuovo ciclo, come per la fenice di Silente. Devo uscire dalla cenere.
petu

3 commenti:

  1. quindi  da oggi:

    occhialini  ,dinosauro di plastica ,lo strumentopolo mistersioso e bicicletta con le rotelle

    per andare all' lavoro naturalmente .eh eh eh

    fede
     

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