mercoledì 21 settembre 2011

Diario di un killer anaffettivo


Voler sentirsi parte dell'universo mondo, in pace con la natura, esseri umani compresi.
Professare l'amore universale che tutto sana, buttarsi per terra e veder sbocciare tutt'intorno fiori profumati e piante rigogliose, talmente l'energia emana da te.
Lanciarsi nello spazio siderale e fondersi con il cosmo.
Abbracciare il tutto e vibrare come una stella danzante.
Sorridere per una felicità più grande.

Non riuscire ad evitare un contrattempo uscito dall'ombra del lato oscuro, imbracciare il fucile a cannemozze da una parte e la scure da guerra dall'altra e far salter teste in una scia di sangue e vendetta splatter.
Come si dice? Ah, sì, ipocrita del cazzo. Così, volgare e dispregiativo...
petunì

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