mercoledì 27 aprile 2011


Ooo, torno giuliva come una Pasqua da una fuga a Londra (giungendo alla conlusione che ci sia stata poca Londra nella mia vita), anche convinta che la gaiezza possa miracolosamente espandersi nell’ambiente che condividiamo...
perché sai, si ha anche voglia di star serene qui dentro, che c’è già un fuori (eccheccazzo) e invece trovo le cose ancora così.
Come nel primo quadrimestre.
Non ci sono evoluzioni.
Gli spunti di riflessione che avrebbero dovuto indurre all’equilibrio di giudizio e al senso della misura (come era sembrato tempo fa), non hanno fatto il loro dovere.
Il tuo non voler tollerare oltre chi ti tratta male, per fortuna, resuscita la speranza.
Basta che non arrivi a non voler tollerare oltre chiunque.
Perché si arriva anche a questo...

petunia

6 commenti:

  1. Si' Petu, voglio serenita' e la prossima volta volo via con te!

    Grazie,
    Emma

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  2. Emma and Petu go to London. Che bello...
    io

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  3. Bentornata petunia , chi può volerti male ? sembri tanto a modo.
    hai fatto il pieno di cultura gratuita e per poco non eri nel evento mondano dell'anno.ah ah


    fede

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  4. Ma bentornato a te, caro fede (mi sei così simpatico che mi dici che sono a modo nonostante le parolacce che ogni tanto intercalano il mio scrivere).
    Vedo che sei sempre sul pezzo! Effettivamente il museo di storia naturale era aggratis e l'evento dell'anno...ho dovuto disdire all'ultimo, ho i bambini con la febbre, guarda, non dirmi niente.
    Anzi, vendo abito di Oscar de la Renta nuovo, chi fosse interessata...
    petunì

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  5. tranquilla le parolacce quando ci vogliono, rendono meglio l'idea.

    un vero peccato 

    dispiace per il vestito ma su ebay lo piazzi sicuro.

    io non trovo più l'invito che dev'essere in macchina nel ordine assoluto , pazienza  ((cfr. il greco pathein e pathos, dolore corporale e spirituale).sarà per la prossima.


    almeno i figli stanno bene!

    fede....... o/a 

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  6. fede è un po' come abele, dannazione! No?!
    Ecco sì, la macchina è un altro essere che gioca contro e si mangia le cose che servono.
    Sì, va, facciamo la prossima, magari un po' più casual...
    p.

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